ISOLA D'ELBA e Pianosa

Isola d'Elba e Pianosa

Portoferraio


Il capoluogo dell'Isola d'Elba è situato su uno sperone di roccia e le sue origini fanno risalire all'epoca etrusca o greca. La leggenda narra che proprio a Portoferraio siano approdati gli Argonauti, guidati da Giasone alla ricerca del Vello d'oro, mentre i ritrovamenti archeologici testimoniano della frequentazione già etrusca e romana dell'isola. Gli antichi nomi Fabricia e Feraia attribuiti da queste popolazioni alla cittadina, mostrano che ad attirarli in questi luoghi era la straordinaria ricchezza delle miniere dei minerali ferrosi che si lavoravano per costruire le armi da guerra. Il cuore storico di Portoferraio si conserva nelle stradine dietro il porto, tra piazza Cavour e piazza della Repubblica, nei vicoli e nelle scalinate che conducono alla fortificazioni medicee.
La città medicea serba ancora il ricordo di quando Portoferraio venne ribattezzata Cosmopoli, in onore di Cosimo I de' Medici che nel 1548 fece ricostruire e fortificare la città rasa al suolo dai saraceni. Nacquero così, dai progetti degli architetti Camerini e Belluzzi, il Forte Falcone e il Forte della Stella, la Torre della Linguella e solide mura fortificate che resero la cittadina praticamente inespugnabile. L'altro volto storico di Portoferraio è quello legato alla presenza dell'imperatore Napoleone che qui e nelle immediate vicinanze costruì le proprie residenze e i centri dell'organizzazione del potere. L'imponente complesso siderurgico di Portoferraio venne smantellato in seguito ai bombardamenti dell'ultimo conflitto mondiale ed attualmente la città è sede della maggior parte degli uffici e dei servizi pubblici e il centro delle principali comunicazioni, ma l'errore più grosso che potreste fare è quello di considerare Portoferraio soltanto un approdo da lasciare in fretta e furia per inoltrarvi alla scoperta dell'isola. Il capoluogo dell'Elba infatti custodisce tesori di rara bellezza e prima di partire per altri lidi dovreste almeno dedicargli una visita completa. Un itinerario dedicato alla Portoferraio medicea vi condurrà ai Forti Falcone e della Stella, alla Torre della Linguella e alla Chiesa del Santissimo Sacramento, mentre per un tuffo nelle bellezze Napoleoniche dovrete necessariamente partire dalla visita alla Palazzina dei Mulini, lo splendido edificio che simboleggiava la vita pubblica dell'imperatore. Si prosegue con il teatro dei Vigilanti, regalato dall'imperatore alla sorella Paolina, e con la Chiesa della Misericordia, per terminare a Villa San Martino la splendida residenza privata dell'imperatore. Per integrare il relax marino con il benessere delle terme immettetevi sulla strada che conduce a Cavo e fate una sosta alle Terme di San Giovanni, un vero toccasana per la cura dei dolori reumatici e della pelle, costruite sul luogo di antiche saline e già note agli antichi per la cura degli arti inferiori dei cavalli da corsa. Oggi si continuano a sfruttare le proprietà benefiche dei fanghi che contengono alghe ricche di iodio e zolfo, usati anche per la composizione di prodotti cosmetici in vendita al pubblico. Dalle terme di San Giovanni la strada prosegue fino ai resti della Villa romana delle Grotte che sorge su un promontorio panoramico da cui si gode la vista di tutta la rada di Portoferraio. Nelle vicinanze del capoluogo merita indubbiamente una visita lo splendido orto botanico annesso al camping Rosselba, che conserva moltissime specie di piante tropicali ed alberi secolari in via d'estinzione. Il parco nacque per volere di un ricco bavarese, abbandonato per lungo tempo, fu riscoperto e restaurato da una giovane botanica nel 1985. Lungo la strada che conduce a San Martino si trova invece la cosiddetta Valle delle Ceramiche, un'oasi verde di 10.000 metri quadrati che raccoglie una ventina di opere d'arte monumentali in ceramica: il sito si trova all'interno del podere di un privato per volontà del pittore elbano Italo Bolano ed ospita l'International Art Center dove ogni estate si ritrovano artisti e pubblico per incontrarsi, discutere e lavorare. E' attivo anche un centro didattico con laboratori di pittura, ceramica e lavorazione dei metalli.

Le Spiagge


Nonostante sia stata sede delle principali attività industriali dell'isola, Portoferraio offre alcune tra le più belle spiagge dell'Elba, disseminate lungo la strada che dall'Enfola termina a Viticcio. La Spiaggia del Grigolo è praticamente in paese, ma non è troppo facile da raggiungere dal momento che vi si accede solo dalla sede dell'Accademia Navale: a ridosso delle fortificazioni medicee, è costantemente turbata dalle grosse onde sollevate dai traghetti che passano a pochi metri. Molto meglio optare per la Spiaggia delle Viste, anch'essa alle spalle del porto, ma facilmente raggiungibile grazie ad una lunga rampa in discesa che si imbocca sulla sommità della scalinata vicina all'omonima trattoria, dietro il porto. Dominata dai resti delle fortificazioni medicee, la Spiaggia delle Viste offre spiaggia e ghiaia a seconda dei punti, il mare è chiarissimo. Splendida, sempre nel centro città, anche la bianchissima Spiaggia delle Ghiaie dove l'acqua è veramente trasparente poiché i fondali sono completamente privi di sabbia.
Facilmente raggiungibili e ben segnalate lungo la strada sono anche le spiagge della Padulella e di Capo Bianco, divise soltanto da un promontorio di pietra ed incorniciate da maestose pareti bianche a strapiombo, con un mare mozzafiato. La spiaggia del Seccione, delimitata ad oriente da un faraglione, propone ghiaia fine e bianca mista a sabbia: la si raggiunge facilmente percorrendo la strada tra Portoferraio e Capo d'Enfola, così come la vicina spiaggia di Sottobomba, candidissima e raggiungibile da una scalinata stretta e molto ripida. Anche la caletta di Acquaviva si raggiunge dalla strada per l'Enfola, ed oltre ad una bella pineta ombrosa poco a monte, offre anche ottime possibilità di attracco per piccoli natanti in virtù della sua posizione protetta e della presenza di alcune boe. Dalla pineta di Acquaviva, con un sentiero molto ripido, si raggiunge la spiaggia di Acquavivetta, detta anche della Sorgente, incorniciata dalle rocce e di ghiaia bianchissima. Cala dei Frati è una caletta che racchiude acque limpidissime, raggiungibile però soltanto via mare, il che la rende poco affollata anche durante l'alta stagione estiva. In direzione di Enfola potete sostare alla spiaggia di Sansone, incorniciata da suggestive falesie e impreziosita da una ghiaia fine dal candore quasi abbagliante. La spiaggia di Capo d'Enfola è distinta nettamente in due parti: quella più a sud e protetta dal Golfo di Viticcio è indubbiamente molto affollata, dal momento che il piccolo pontile permette anche l'ormeggio delle imbarcazioni, mentre la spiaggia rivolta verso nord, e quindi esposta al vento di tramontana, è spesso occupata dalle barche tirate in secca. Se possedete una piccola barca, una delle esperienze più gratificanti sarà raggiungere la spiaggia di Monte Enfola, in realtà costituita da tre calette distinte, adornate da grotte anfratti e faraglioni, dove i vostri unici compagni saranno probabilmente i cormorani impegnati a procurarsi il pranzo.
Decisamente bella, ed altrettanto piccola, è la spiaggia della Pinetina che si raggiunge fermandosi sulla strada principale poco prima dell'Enfola, dove dovrete imboccare un sentiero stretto e ripido. Se amate gli scogli, scegliete la zona centrale del golfo di Viticcio dove si aprono ben cinque spiaggette: quella centrale è praticamente un piccolo porto, ma se siete abili a camminare fra gli scogli riuscirete a guadagnare quelle più esterne. La celeberrima spiaggia della Biodola si raggiunge facilmente e, grazie alle confortevoli attrezzature, si presta bene ad accogliere anche le famiglie con bambini. Splendida è anche la Caletta di Forno, composta da minuscoli granelli di quarzo trasparente e protetta dal Golfo della Biodola. All'interno dello stesso golfo si trova, in posizione riparata, la spiaggia di Scaglieri che con la sua sabbia fine costituisce il prolungamento naturale della spiaggia della Biodola. Gli amanti della natura incontaminata potranno godere di un piccolo paradiso raggiungendo la spiaggia di Lamaia, sul confine con Marciana e collegata alla Biodola dal cosiddetto "sentiero della salute", un percorso ombroso immerso nel verde. Splendida è anche la rada di Portoferraio che potrete conoscere cominciando dalla spiaggia di Bagnaia, sul confine con Rio nell'Elba ben protetta dentro ad un golfo, attrezzata e facilmente raggiungibile. Un folto bosco ombroso, ideale per il relax, cinge alle spalle la spiaggia dell'Ottonella attorno alla quale sono disseminate anche calette minuscole e deliziose. La vicina spiaggia dell'Ottone prende il nome dalla villa omonima che si erge alle sue spalle ed anche se è piuttosto grande non c'è mai un affollamento eccessivo. Tranquillità senza dover affrontare camminate sfiancanti la offre anche la spiaggia dei Magazzini, un lungo arenile che si affaccia su un mare con buone caratteristiche di purezza. Da qui si raggiunge facilmente a piedi anche la lunghissima e stretta spiaggia di Schiopparello, che qua e là offre calette appartate per chi ama la tranquillità anche in agosto. La prosecuzione naturale di Schiopparello sono Le Prade, con le tamerici che si prolungano fin sull'arenile per regalare un po' d'ombra a tutte le ore del giorno. Le spiaggie di Bigeschi e le Grotte si caratterizzano per un fondale ghiaioso quasi nero, strette e a ridosso delle abitazioni, si raggiungono piuttosto difficilmente dalla stradina ripidissima che si imbocca nelle vicinanze della Villa Romana, provenendo da Portoferraio. Ben attrezzata e facilmente raggiungibile è la spiaggia di San Giovanni, sede del Circolo nautico omonimo: poco adatta per fare il bagno offre però la possibilità di portare a spasso gli amici animali, non sempre graditi altrove. La zona delle Antiche Saline, accanto ai benefici delle Terme di San Giovanni, offre anche la caletta delle Antiche Saline piccola e silenziosa, ben protetta dalle onde.

Porto Azzurro


E' il salotto buono dell'Elba, a soli 15 chilometri da Portoferraio, dove graziose case di collina in colori pastello incorniciano il porto, che recentemente ha restituito anche i resti di un antico molo romano. Porto Azzurro è il cuore della mondanità isolana che si svolge attorno all'animatissima piazza Matteotti ed offre anche interessanti possibilità di escursione negli immediati dintorni. Una visita la meritano sicuramente i Forti di San Giacomo e del Focardo, costruiti nel '600 dagli spagnoli, così come il Santuario della Madonna del Monserrato che si raggiunge percorrendo la strada per Rio nell'Elba.
Di grande interesse è anche la visita della Piccola Miniera, ricostruita fedelmente da Emilio Giacomelli, un ex minatore elbano, lungo la strada per Rio Marina. Si tratta di una copia fedele delle antiche miniere dell'isola d'Elba, con tanto di trenino per la visita, grotte impreziosite da stalattiti e stalagmiti, carrelli e attrezzature che si usavano per l'attività mineraria. I locali costruiti nelle vicinanze della Piccola Miniera ospitano una mostra dei tipici minerali elbani ed un laboratorio dove si può assistere alla lavorazione al tornio per la trasformazione del materiale grezzo. Lo zolfo tinge di giallo le acque del laghetto di Terranera, a pochi chilometri di Porto Azzurro percorrendo la strada che porta a Rio nell'Elba: alimentato da una sorgente d'acqua dolce e separato dal mare solo da una stretta striscia di terra, si è formato nell'area di un'antica miniera di pirite ed offre uno scenario assai suggestivo.

Le Spiagge


Se non avete intenzione di andare in caccia di avventure e tesori sottomarini, come quello del Polluce che la leggenda garantisce si trovi nelle profondità del golfo di Porto Azzurro, ma vi basta il relax in spiaggia, questo tratto di costa sarà pronto a soddisfare anche le vostre esigenze più stravaganti, sia per quanto riguarda i servizi che per l'aspetto paesaggistico. Percorrendo la strada che costeggia il golfo si raggiunge facilmente la spiaggia della Mola, dal fondo misto di sabbia e ghiaia, talmente ben riparata da essere in realtà più un porticciolo che una spiaggia vera e propria. La spiaggia della Rossa si trova proprio nel centro del paese, chiusa all'interno del porto che provoca un inevitabile inquinamento delle acque: è adatta solo per chi non ha voglia di spostarsi e non pretende granché.
Anche la Pianotta è praticamente alle spalle del porto, ma si tratta di una spiaggia cittadina che promette acque trasparenti e non inquinate, un bel fondale e tutte le comodità a portata di mano. Facilmente raggiungibile dal centro abitato è la spiaggia del Barbarossa, ben riparata, ampia, comoda e super attrezzata. Proprio a lato si apre la minuscola caletta del Barbarossa, incuneata fra le rocce e facilmente raggiungibile dall'omonima spiaggia: la parete di terra rossiccia scavata dai marosi somiglia ad una barba folta ed ha dato il nome sia alla Caletta che all'ampia spiaggia vicina. Ben servita, larga e facile da raggiungere è anche la spiaggia del Reale

Capoliveri


Assolutamente incantevole, Capoliveri conserva nelle architetture un'atmosfera quasi medievale, sobria e al contempo graziosa ed elegante. Si trova nel cuore della zona mineraria elbana, fra le miniere di ferro del Monte Calamita e quelle del Ginevro, nella punta meridionale dell'isola. Dai punti panoramici di Capoliveri si gode di una vista superba sui golfi di Lacona e di Campo, ai piedi di un promontorio selvaggio coperto di macchia, agavi e fichi d'india. Le coste di Capoliveri sono fra le più belle dell'isola, con scogliere a strapiombo frequentate da migliaia di gabbiani e piccole insenature dall'acqua cristallina.
Nei dintorni potrete vistare i suggestivi ruderi della Chiesa di San Michele, affogata nella vegetazione, il Forte Focardo che si erge a guardia del golfo di Longone, i santuari della Madonna delle Grazie e della Madonna della neve, arroccati su splendidi poggi panoramici. Merita una visita anche Villa Foresi, al centro della Piana di Lacona, costruita da Raffaello Foresi ed immersa in un bosco di eucalipti centenari. Attualmente la villa fa parte di un'azienda agricola che permette di visitare anche i vigneti e le cantine. Ogni anno, il 14 luglio, a Capoliveri si celebra la suggestiva Festa dell'Innamorata, che non dovete assolutamente perdervi se passate di lì nel periodo giusto.

Le Spiagge


Da Capoliveri si raggiungono facilmente le spiagge dei Golfi di Lacona e della Stella e il primo punto in cui sostare è la Cala dell'Innamorata, alla quale si arriva dalla fine della strada asfaltata che proviene da Capoliveri. Al fondo sabbioso della Cala si unisce la possibilità degli scogli che caratterizzano le isole Gemini, immediatamente prospicienti. Seguendo la segnaletica lungo la strada si raggiunge senza problemi anche la spiaggia di Pareti, adatta anche alle famiglie con bambini grazie alla posizione riparata, il fondo sabbioso e l'acqua poco profonda. Ghiaia fine e sabbia caratterizzano la spiaggia del Morcone, ben protetta dall'omonima punta, molto ampia e anch'essa adatta ai giochi dei più piccoli. Le indicazioni che conducono al Santuario della Madonna delle Grazie permettono di raggiungere sia la spiaggia omonima che quella, piccola e ben protetta, di Peducelli. Dalla spiaggia della Madonna delle Grazie, facendo pochi passi sugli scogli, vi troverete invece nella spiaggia di Maretto, un golfo piccolissimo in cui si creano delle piscine naturali incorniciate da una spiaggetta in ghiaia veramente esclusiva. Le spiagge Stecchi Uno e Stecchi Due si raggiungono con qualche difficoltà imboccando via di Barabarca in prossimità del bivio per Zuccale, di fronte ad una cappellina. Da qui si scende fino al mare dove si aprono le due spiagge il cui nome deriva dalla presenza di molti rami secchi depositati sulla ghiaia dalle correnti. Ai margini del Golfo della Stella si trova la spiaggia di Barabarca, ben segnalata lungo la strada ed assolutamente splendida, soprattutto per via della macchia che giunge fin quasi sul mare e dell'acqua di una trasparenza incantevole. Ben attrezzata, ma mai troppo affollata, è la spiaggia di Zuccale dal fondo misto di ghiaia e sabbia, ben riparata. Aperta e luminosa è la spiaggia del Lido di Capoliveri, attrezzatissima e quindi adatta a chi non vuole rinunciare a nessun confort, così come l'adiacente spiaggia delle Calanchiole anch'essa larga e adatta alle famiglie con bambini, sebbene gli scogli affilati richiedano qualche cautela per essere attraversati.
La spiaggia di Naregno è molto ampia e ben servita, motobarche la collegano direttamente a Porto Azzurro ed offre anche ampie zone d'ombra per trovare sollievo nelle ore più torride. Una piccola baia incastonata nel più ampio Golfo della Stella nasconde la spiaggia del Felciaio, le cui acque sono protette da bastioni naturali di roccia: ai lati si aprono tre calette di ghiaia, ideali per chi vuole appartarsi. Dal parcheggio di Capo Norsi si raggiunge anche la spiaggia di Acquarilli, una località molto conosciuta e frequentata per la sua bellezza, dove i faraglioni e le rocce a strapiombo incorniciano una caletta dall'acqua limpidissima. Dallo stesso parcheggio potrete guadagnare la spiaggia di Norsi, dal fondo di ghiaia scura, larga e ben attrezzata: il panorama si apre sulla penisola di Calamita e, nelle giornate più limpide, permette di scorgere anche Montecristo. Minuscola e racchiusa tra le rocce, la caletta di Capo Pini è ben protetta all'interno del Golfo Stella e, grazie all'acqua poco profonda e limpidissima, è ideale per chi voglia esplorare il fondale con la maschera. Dalla strada di Lacona si arriva al Margidore, la prima della serie quasi ininterrotta di spiagge che caratterizza il Golfo della Stella. Incredibile lo scenario formato dalle circa otto minuscole spiagge di Capo della Stella, raggiungibili solo via mare e caratterizzate da ghiaia quasi nera di origine vulcanica e da un'acqua mozzafiato. Vale la pena di affrontare circa mezz'ora di cammino lungo l'itinerario trekking che conduce al Capo della Stella, per raggiungere Cala Chiara: il fondale di ghiaia bianchissima, l'acqua pura e la posizione incuneata tra le rocce ne fanno uno scenario incantevole, da evitare nei però nei giorni di mare mosso perché molto esposta alle onde. Tre piccole spiagge compongono invece la piccola baia di Casa Canata, o Stella Mare, ben protetta nel golfo di Lacona e raggiungibile solo dal Campeggio "Stella Mare". Nel cuore del Golfo di Lacona si apre la spiaggia omonima, e la spiaggia di Laconella lunga quasi un chilometro e perfetta per le famiglie con bambini, anche grazie al grande parco di divertimenti che si apre alle sue spalle. Bella e particolare, la minuscola cala di Contessa è composta da ghiaia verde scuro e incorniciata da scogli fortemente erosi che garantiscono uno stravagante scenario di anfratti e grotte piccolissime. La si raggiunge solo a piedi dalle spiagge di Lacona e Laconella, quest'ultima aperta e dal fondale sabbioso, ma fin troppo frequentata dai clienti dell'omonimo campeggio che costituisce anche l'unica via d'accesso. Da Capoliveri, percorrendo il tratto di costa che si dirige verso Porto Azzurro, si raggiungono facilmente anche le spiagge di Capo Calamita, quasi tutte raggiungibili solo dal mare e sicuramente fra le più belle dell'isola per la qualità dell'acqua e i superbi scenari naturali. Quella del Calone è la tipica insenatura minuscola, stretta tra le rocce e impreziosita dall'acqua cristallina: un vero gioiellino che si raggiunge però solo dal mare. I resti dell'attività mineraria costituiscono il fondale della spiaggia delle Francesche, intrigante per gli appassionati di mineralogia ma irta di pericoli per i bambini, allo stesso modo della spiaggia significamene detta Miniera di Calamita, poco distante e raggiungibile solo dal mare. Ed una barca è necessaria anche per godersi l'incantevole bellezza della lingua bianca del Cannello, che si stende su un'acqua color zaffiro in posizione ben protetta fra Punta Calamita e Punta dei Ripalti. Particolarmente apprezzata dai diportisti, perché offre la possibilità di ormeggio, è Punta Rossa, circondata dalla macchia e raggiungibile via mare o arrampicandosi sulla scogliera dalla spiaggia di Remaiolo, piuttosto fuori mano ma una delle poche che si possono raggiungere in auto in questo tratto di costa: si trova all'interno della Cala dei Gabbiani, così chiamata perché qui gli uccelli marini nidificano e si aggirano fra i turisti in cerca di qualche avanzo di cibo. Se amate l'archeologia industriale, visitate la spiaggia del Ginepro che si raggiunge anche via terra: le due spiaggette più piccole nascono ai lati della discarica della miniera del Ginepro che torreggia sulla costa con il fascino un po' particolare dei suoi impianti abbandonati, quella principale abbonda di rami secchi e alberi trascinati qui dalle mareggiate invernali. Punta Bianca è con buona probabilità la spiaggia più bella dell'intera isola, e vale la pena di affaticarsi lungo il sentiero che la collega alla strada privata di Costa dei Gabbiani: le rocce nere venate di bianco creano un contrasto cromatico assai suggestivo con le trasparenze del mare. Dalla stessa strada privata si raggiungono via terra anche Lo Stagnone e Capo Calvo, dove l'acqua è incredibilmente cristallina e crea alcune piscine naturali protette adatte anche ai bambini. Chi ama la riservatezza può seguire le indicazioni per Sassi Neri percorrendo la strada privata di costa dei Gabbiani: dopo pochi metri a piedi nella macchia si aprono tre minuscole spiaggette di sabbia, incorniciate alle spalle da un piccolo lago. Sempre seguendo la strada di costa dei Gabbiani si trovano le indicazioni per Punta Nera, dove in uno scenario di macchia mediterranea rigoglioso ed incontaminato si aprono due deliziose spiagge, sormontate da rocce a strapiombo. Splendidi fondali anche a Buzzancone, Istia e Calanova, raggiungibili dalla strada proseguendo sempre lungo la Costa dei Gabbiani, dove si può godere anche della protezione delle pinete retrostanti. Malpasso, Ferrato e Straccoligno si raggiungono con qualche difficoltà in più, ma in cambio offrono splendidi scenari naturali, tranquillità e riservatezza. Seguendo le indicazioni per Forte Focardo si raggiunge la spiaggia di Capo alle Perle, dal fondo di ghiaia fine e ben protetta dal promontorio su cui si erge il Forte. Davanti ai resti della costruzione si imbocca un sentiero non segnalato che conduce fino al mare. Il fondo di pietre grossolane caratterizza la spiaggia di Fontanella, in stato di degrado e quasi sempre vuota. La si raggiunge piuttosto difficilmente, poiché mancano le indicazioni, imboccando la strada davanti all'Hotel Elba International, lungo la strada che dal Golfo della Mola porta a Naregno. Ripa Nera, Cala del Fico e Capo di Poro si raggiungono solo dal mare, ma vale la pena di affittarsi una bagnarola per approdare in un tratto di costa punteggiato da alcune secche, un vero paradiso per i sub, ed impreziosito da fondali fra i più trasparenti dell'Elba.

Campo nell' Elba


L' insediamento più importante, soprattutto da un punto di vista turistico, è Marina di Campo dal quale si possono raggiungere alcune delle più belle spiagge dell'Elba. E' la località di soggiorno ideale per gli amanti della mondanità e della baldoria notturna, quasi un pezzetto di riviera adriatica trasportato nel cuore dell'Arcipelago Toscano, che ben poco conserva dell'antico aspetto di paesino di pescatori. La vegetazione bassa e rada ha lasciato ampio spazio alle coltivazioni ed è qui infatti che si trova la maggior parte dei vigneti elbani, che poi restituiscono ottimi vini, specialmente bianchi. Il nucleo più antico del paese è rimasto pressoché intatto nella zona alle spalle del porto, dove sorge la torre pisana circolare, attualmente di proprietà della Marina Militare, e si conservano alcune vecchie case tipiche dei pescatori.
Una visita del comune di Campo nell'Elba dovrebbe prevedere almeno una sosta alla Chiesa di San Mamiliano, lungo la strada per Procchio, dove si conserva anche una reliquia del Santo morto a Montecristo nel 460. Raggiungendo l'abitato di Cavoli, una strada stretta e tortuosa, conduce invece ad un sito piuttosto singolare, battezzato "La Nave" dagli abitanti del luogo: si tratta di un masso in granito lungo circa 4 metri dalla forma caratteristica, che lascia intuire le sagome di poppa e prua. A Segagnana, la discoteca dell' Hotel Marina 2000 è stata trasformata nell'Acquario dell'Elba, che accoglie flora e fauna tipiche dell'isola, oltre ad ospitare il Museo faunistico. Nelle vicinanze di Campo nell'Elba meritano una visita i paesini di Sant'Ilario e San Piero in Campo: il primo si raggiunge dal bivio di La Pila, poco fuori da Marina di Campo ed è uno dei borghi più suggestivi e ricchi di fascino di tutta l'isola, dove una passeggiata panoramica culmina nella piazzetta dominata dalla Chiesa fatta costruire dagli Appiani nel XV secolo. San Piero in Campo è invece arroccato sulle pendici del Monte Perone: le sue origini si fanno risalire all'epoca romana, quando l'insediamento abitativo fu costruito su un grande basamento granitico. Oggi rimangono i resti delle fortificazioni e dei bastioni dell'antica fortezza pisana, che difendeva le cave di granito ed è ben conservato il bastione del Belvedere costruito dagli Appiani. Proseguendo da Sant'Ilario lungo le pendici del monte troverete una solenne torre pisana, da dove si scorgono il Volterraio e il canale di Piombino, mentre nelle vicinanze si nascondono la pieve romanica di San Giovanni, ormai ridotta ad un rudere che sprigiona però un fascino magnetico perché completamente immersa nella macchia, e l'Eremo di San Francesco, altrettanto suggestivo e d'atmosfera.

Le Spiagge


Nelle immediate vicinanze di Marina di Campo si trovano le cale dell'Ogliera, Giardino, le Tombe raggiungibili abbastanza facilmente percorrendo piccoli sentieri e la spiaggia probabilmente più nota di tutta l'isola d'Elba, quella di Fetovaia. La fama di Fetovaia è ampiamente giustificata dalla sua bellezza: la sabbia bianca e fine, la posizione riparata e la trasparenza dei fondali rendono ragione della sua celebrità, anche se essa si traduce nei mesi estivi in un affollamento talvolta veramente eccessivo. Proseguendo da Fetovaia verso Cavoli si incontrano le suggestive Piscine del Seccheto, degli incavi naturali nella roccia granitica perfetti per i patiti dell'abbronzatura e spesso meta dei nudisti. Poco più avanti in un piccolo golfo protetto si apre la spiaggia del Seccheto, circondata da scogli piatti e piccole piscine meno esposte ai marosi e quindi più adatte ai bambini rispetto alle precedenti. La spiaggia di Cavoli si raggiunge comodamente dalla strada ed è un'altra delle spiagge celebri dell'Elba: lunga quasi 300 metri ed in posizione riparata, offre fondali particolarmente trasparenti. Molto più tranquilla, perché meno conosciuta, è l'ampia insenatura di Palombaia, caratterizzata da sabbia e ghiaia scure e da un mare che si fa subito profondo. La si raggiunge dal bivio per il Monte Perone sulla strada che collega Marina di Campo e Lacona. Da Marina di Campo si raggiunge senza difficoltà la spiaggia omonima, di sabbia fine, lunghissima e ben attrezzata e la spiaggia di Galenzana per coloro che vogliono stare più tranquilli: la pineta sul retro completa il quadro delle comodità. La spiaggia secondaria di Marina di Campo, più adatta a chi non gradisce troppa confusione intorno, viene detta di Fonza: si apre su un piccolo golfo, incuneato in quello più ampio di Marina e si raggiunge seguendo le indicazioni per l'acquario e il campeggio. Proprio dal parcheggio del camping imboccate un sentiero che dopo essersi inerpicato su una collina, riscende verso la caletta, piccola protetta ed inserita in un bellissimo scenario naturale.

Marciana


Arroccato sulle pendici del Monte Capanne a 375 metri d'altitudine, Marciana è un insediamento antichissimo che risale probabilmente all'epoca romana. La strada tortuosa che si inerpica sui fianchi del monte, in mezzo ai boschi di castagno, vale la pena di essere affrontata per godere da Marciana lo splendido panorama su Marciana Marina e il piccolo paese di Poggio. L'abitato di Marciana fiorì nel Medioevo e successivamente divenne la sede degli Appiani, la cui residenza è ancora oggi visitabile e ben conservata. Assai piacevole risulterà anche una semplice passeggiata nelle strette stradine di Marciana, che si sondano in mezzo a scorci di arcate, balconi fioriti e le tipiche case abbarbicate sulle pendici della collina: le scalinate sono impietose, ma lo sforzo sarà ampiamente ripagato dagli angoli pittoreschi del paese e dai panorami mozzafiato che si godono dalle sue piazzette.
Marciana custodisce anche un patrimonio storico, architettonico ed artistico di tutto riguardo: meritano almeno una sosta la grande Fortezza pisana, che offriva riparo ai marcianesi in caso di invasioni, il Museo archeologico allestito nel Palazzo Pretorio e la Chiesa di San Lorenzo. Dalla Fortezza Pisana parte il percorso che in poco meno di un'ora a piedi permette di raggiungere il Santuario della Madonna del Monte, meritevole di una visita.Assolutamente delizioso è il paesino di Poggio, a soli tre chilometri da Marciana: immerso nei castagneti, conserva ancora le costruzioni e gli stretti vicoli medievali, assolutamente vietati alle auto. Proprio da Poggio, nei pressi del cimitero, si imbocca uno stretto viottolo di campagna che in circa 40 minuti conduce al Romitorio di San Cerbone, mentre una carrozzabile fiancheggiata dai castagni porta alle Fonti di Napoleone. Da Marciana si dipartono innumerevoli sentieri che condurranno gli amanti della natura alla scoperta del Monte Capanne, che con i suoi oltre 1000 metri è il picco più alto dell'isola. E se desiderate un tuffo nella storia imperiale, imboccate la strada che costeggia Punta della Zanca e scendete al Faro di Punta Polveraia: potrete scorgere uno scoglio noto come Sedia di Napoleone, da dove si dice che l'imperatore contemplasse nostalgico la sua bella Corsica.

Le Spiagge


Gli amanti della natura incontaminata potranno godere di un piccolo paradiso raggiungendo la spiaggia di Lamaia, sul confine con Portoferraio e collegata alla Biodola dal cosiddetto "sentiero della salute", un percorso ombroso immerso nel verde. A poca distanza si apre la caletta del Porticciolo, ottimo punto d'attracco per piccole imbarcazioni ed immersa nel verde come Lamaia. Bella ed ampia, la spiaggia di Procchio si è guadagnata grande e meritata fama grazie alla sabbia fine e chiara ed alla posizione ben protetta. Super attrezzata, può accogliere ogni tipo di ospite e per questo è tra le spiagge più affollate di tutta l'isola. Se non amate le località troppo gettonate, spostatevi nelle più tranquille Guardiola e Spartaia dove potrete rilassarvi anche in compagnia dei vostri amici a quattro zampe non sempre bene accetti nelle spiagge più grandi e frequentate. Campo all'Aia, poco distante dalla Guardiola, è un'insenatura piccola e riparata che costituisce un ottimo punto di partenza per le escursioni in mare. Lungo la strada che da Procchio conduce a Marciana si trovano le indicazioni per raggiungere la spiaggia di Paolina, che prende il nome dall'omonimo scoglio che le sta dirimpetto: coperta da sabbia fine, garantisce sempre qualche zona d'ombra grazie ai lecci che incorniciano la scogliera retrostante.
La spiaggia della Cala, con il fondo di ghiaia e pietre, è raggiungibile percorrendo la strada che collega Marciana a Sant'Andrea, da dove imboccherete la deviazione per Maciarello: da qui un ripido sentiero conduce alla spiaggia, separata da un piccolo promontorio dalla minuscola Caletta, raggiungibile solo via mare. La spiaggia di Maciarello, incorniciata da grotte suggestive, è detta anche della Fontina, in virtù della presenza di una sorgente di acqua potabile alla quale si approvvigionavano gli abitanti del luogo. Proseguendo sulla strada che da Marciana va verso Sant'Andrea, troverete le indicazioni che conducono alla spiaggia omonima, facilmente raggiungibile: ben attrezzata e protetta, coperta da sabbia fine, è racchiusa da una barriera di pietre che mantiene l'acqua bassa, rendendola adatta ai giochi dei bambini. Immediatamente a fianco si apre la piccola, ma straordinariamente bella, spiaggia del Cotoncello dove gli scogli creano una deliziosa piscina naturale.
Geologicamente identica a quella del Cotoncello è la scogliera di Sant'Andrea, raggiungibile a piedi dalla medesima spiaggia, e nota per i suoi fondali trasparenti e ricchi di vita marina: il bellissimo contrasto fra la scogliera e i superbi colori del mare, esige almeno una visita. Raggiungibile solo dal mare la Cala della Cotaccia, non presenta una spiaggia vera e propria ma molte scogliere praticabili. Un'altra bella insenatura tra le rocce che si raggiunge con facilità è La Guardia, poco distante da Patresi, anch'essa impreziosita da un fondale assai limpido e da dove nelle giornate più serene si può ammirare il profilo della Corsica. Gli amanti della natura incontaminata apprezzeranno in modo particolare le rocce scure e i pietrosi de Le Buche, raggiungibile da Colle d'Orano: da qui si raggiunge facilmente la vicina spiaggia di Mortigliano, morfologicamente molto simile, bella e solitaria, resa ancor più spettacolare dalle rocce a picco che torreggiano dietro le sue spalle. Una nicchia di tranquillità, raggiungibili dal mare, o con grandi difficoltà da terra, sono la Caletta di Punta Nera e Campo Lo Feno, mentre per godersi i colori incredibili del mare davanti alla spiaggia di Chiessi è sufficiente un breve tratto a piedi dalla strada principale. Il Monte Capanne domina la spiaggia di Pomonte, raggiungibile a piedi dalla strada che costeggia l'abitato omonimo, impreziosita da un'acqua particolarmente trasparente: le spiagge di Pomonte si snodano proprio sotto la strada e probabilmente il punto più gradevole è quello noto come Punta dell'Ogliera, proprio sul confine con il comune di Campo nell'Elba.

Marciana Marina


E' il più piccolo dei comuni elbani, il cui territorio si limita al centro storico del paese e all'immediato entroterra, conservato pressoché intatto grazie ad una intelligente politica di salvaguardia del litorale e del patrimonio storico architettonico. Grazioso e pittoresco, il rione Cotone, merita sicuramente una visita: è l'antico borgo medievale dei pescatori che costruirono le loro abitazioni su un acquitrino malarico preventivamente prosciugato, dove si conservano ancora le casette dai colori pastello costruite a strapiombo sul mare.
La visita di Marciana Marina comprenderà anche una sosta al piccolo porto e alla Torre pisana, costruita nel XII secolo per vigilare sul porto, sempre preda degli assalti di pirati e saraceni.

Le Spiagge


La spiaggia del Redinoce è sostanzialmente artificiale, poiché si è costruita una grande terrazza in cemento per riempirla di sabbia fine: resta comunque un luogo gradevole per la trasparenza dell'acqua e la vicinanza all'Isola di Paolina e la si raggiunge facilmente con una passeggiata di 20 minuti dal punto ben segnalato lungo la strada che da Procchio conduce a Marciana. Assai amata dai sub è la spiaggia delle Sprizze, dal colore quasi nero e sormontata da una folta e rigogliosa macchia mediterranea, che offre acque cristalline e scogli dalle forme stravaganti: la si può raggiungere imboccando il sentiero in località Le Sprizze, lungo la strada Procchio - Marciana. Percorrendo la medesima direttrice, in località Bagno il Mulino, imboccate il sentiero che conduce alla spiaggia di Bagno, anch'essa di colore scuro ed incorniciata da alcuni edifici del secolo scorso tra i quali appunto un mulino. Raggiungibile dal mare o dal residence situato su Punta Schioppo è la piccola caletta di Punta Schioppo. Assolutamente spettacolare è la piccola cala di Crocetta, che si raggiunge imboccando un sentiero non segnalato e su una curva, individuabile grazie ad un cancelletto verde. Il fascino della Crocetta è determinato dalle rocce bianche e nere che mescolandosi regalano un piacevolissimo contrasto cromatico.
Dal rione del Cotone potete raggiungere, percorrendo un sentiero piuttosto accidentato, la caletta e gli scogli omonimi protetti dalle case dei pescatori e dal piccolo porto. La grande spiaggia di Marciana Marina è praticamente nel centro del paese: poco adatta alla balneazione, è quasi interamente occupata dalle barche ed offre lo scenario non proprio suggestivo del moderno molo di cemento. Se non volete allontanarvi dal paese, meglio scegliere le spiagge di Fenicia e Fenicetta, sulle quali si erge potente la Torre Pisana, ben attrezzate e facili da raggiungere. Il mare dell'Isola d'Elba si rivela invece in tutto il suo splendore nella cala di Ripa Barata, pochi chilometri fuori dall'abitato di Marciana Marina in direzione Caletta. Dovrete percorrere un sentiero immerso nella macchia mediterranea, che in circa 10 minuti di cammino conduce a questo splendido scenario naturale. La spiaggia della Cala si trova sul confine con Marciana a pochi minuti di cammino da Caletta ed offre un piccolo spazio coperto da ghiaia e pietre, silenzio e tranquillità.

Rio Elba


Una storia segnata da continui assalti e distruzioni e dalle caparbie, tenaci ricostruzioni degli abitanti identifica il passato di Rio nell'Elba, un piccolo abitato che sorge a 170 metri sul livello del mare e conserva ancora oggi l'aspetto medievale, con vicoli stretti piazzette minuscole e balconi fioriti. Eretto nel X secolo e fortificato dai Pisani in quello successivo, fu raso al suolo nel 1534 dal pirata Barbarossa e successivamente rifortificato dagli Appiani. E' il cuore minerario dell'Elba, qui si concentrava l'attività estrattiva ed ancora oggi molti negozi vendono minerali per collezionisti.
Il Museo Minerario, immancabile a Rio nell'Elba, è costituito dai circa 700 esemplari della Collezione Alfredo Ricci, provenienti per lo più dal Monte Capanne e dal versante orientale dell'isola. In fondo al paese si trovano invece gli unici lavatoi pubblici dell'Elba, scavati nella pietra all'interno di un sobrio edificio illuminato da grandi finestroni. Nelle immediate vicinanze di Rio nell'Elba meritano indubbiamente una visita la Fortezza del Volterraio, che troneggia sulla vetta del picco omonimo, il Santuario dedicato a Santa Caterina di Alessandria, la Fortezza del Giogo dalla quale si gode un panorama superbo e le Rovine di Grassera.

Le Spiagge


La spiaggia di Mangani è raggiungibile solo via mare ed offre una ghiaia rossiccia, frammista a pietre bianche e verdi e uno scenario molto suggestivo, grazie alla stretta gola di roccia che protegge un'acqua incredibilmente trasparente. Altrettanto spettacolare, ed allo stesso modo non raggiungibile via terra, è anche la spiaggia di Rivercina dove sia la ghiaia che la falesia di roccia alle spalle brillano di un contrasto cromatico acceso fra grigio e rosso intenso. Molto più semplice da raggiungere è Nisportino, alla quale si accede direttamente dalla strada principale: una caletta in bellissima posizione che offre anche tutti i comfort a portata di mano.
Nisporto è immediatamente vicina e ben segnalata lungo la strada principale, protetta all'intero di un ampio golfo attrezzata e con una bella acqua chiara. Splendida è anche la caletta delle Secche, dove la ghiaia è levigatissima e di un delicato color rosa, ma vi si può accedere soltanto in barca. Le slanciate falesie alle spalle della cala di Zuppignano, anch'essa irraggiungibile via terra, aumentano la suggestione di una spiaggetta deliziosa che nel pomeriggio rimane presto in ombra.

Rio Marina


Il comune di Rio Marina, istituito solo nel 1882, si trova nel cuore minerario dell'Elba, proprio a ridosso delle montagne dalle quali si estraeva il ferro. Le abitazioni, costruite per ospitare i minatori, furono addossate alle montagne del ferro, alcune realizzate addirittura all'interno di miniere già sfruttate. Ancora oggi, specialmente nella parte medievale di Rio Marina alle spalle del porto, si conservano le antiche abitazioni coperte dalla patina rossastra della malta ferruginosa e le stesse spiagge della zona luccicano a causa della polvere dei materiali ferrosi.
Le gite più interessanti da fare nei dintorni di Rio Marina hanno ovviamente come oggetto la storia delle miniere: vale la pena di visitare il Museo dei minerali elbani "Collezione Gennai Tonietti" allestito dai minatori nel Palazzo Comunale di Rio ed assai suggestivo è anche il sito fra Rio Marina e Capo Castello, in località Capo Pero, dove si conservano i resti di un antico forno etrusco. Sempre in questa zona merita una sosta anche la Villa romana di Capo Castello, immersa nella rigogliosa macchia mediterranea sull'estremità nord orientale dell'isola: non lontana dall'area mineraria, la villa si estendeva su tre località oggi battezzate con nomi differenti, Capo Castello, Capo di Mattea e Colle del Lentisco, articolandosi su terrazze digradanti. Il centro di Rio Marina offre invece la poligonale Torre degli Appiani, che domina il Porticciolo di Rio, e la Chiesa di San Rocco, una costruzione tardo cinquecentesca a croce latina che si raggiunge facilmente dai prospicienti giardini pubblici.

Le Spiagge


Rio Marina offre probabilmente la più vasta scelta di spiagge dell'isola, trovandosi in una posizione assai favorevole che permette di raggiungere un ampio tratto di costa con due facce nettamente distinte. Il versante orientale è il cuore minerario dell'Elba e qui le spiagge sono per la prevalenza costituite da materiali di discarica, mentre il lato occidentale è la parte più selvaggia dell'isola, con pareti a picco sul mare e calette splendide spesso raggiungibili solo via mare. Per guadagnare la graziosa caletta di Capo d'Arco dovrete rassegnarvi a percorrere un sentiero ripido e poco agevole che si snoda attraverso una selva di proprietà private. Ortano facilmente raggiungibile è a sabbia fine e ghiaia.
Il Porticciolo di Rio e Luigi d'Angelo si raggiungono seguendo le indicazioni per Porticciolo, lungo la strada che proviene da Rio Marina: qui si imbocca una stradina sterrata che si segue fino ad un parcheggio, da dove partono i sentieri a gradini che conducono alle spiaggette, ombreggiate e ben protette dalle rocce. Minuscola e graziosa è anche la caletta di Marina di Gennaro alla quale si arriva lasciando l'auto dove la strada sterrata del Porticciolo si interseca con quella proveniente da Rio Marina lungo costa. Parcheggiate e percorrete il sentiero in discesa che conduce alla caletta, incorniciata da suggestive rocce stratificate. La spiaggia della Torre è a servizio del centro di Rio Marina, piccola e graziosa grazie all'affascinante cornice costituita dalla Torre dell'Orologio. Vigneria si raggiunge solo via mare ed è composta da pietroni grossolani di colore rossiccio per i materiali ferrosi che contengono. Il Malpasso di Rio è raggiungibile solo affrontando una faticosa camminata dalla vicina spiaggia di Ripa Bianca: la posizione piuttosto scomoda la rende però un luogo tranquillo, il cui fascino è aumentato dalla sabbia incredibilmente brillante e dall'aspetto selvaggio che le conferiscono il silenzio e i tronchi portati fino a riva dalle mareggiate. La spiaggia classica di questo versante elbano, completamente formata dagli scarti delle miniere, è quella di Topinetti, facilmente raggiungibile e ben segnalata lungo la strada che collega Rio Marina a Cavo. Procedendo sempre lungo la stessa strada e lasciando l'auto all'incrocio per Cala Seregola, si raggiunge la spiaggia del Direttore, caratterizzata da sabbia nera fine e lucente, cinta da un lecceto che offre un riparo nelle ore più calde. Chi ama la solitudine e la natura può optare per la spiaggia del Fiammingo, incorniciata da un fitto bosco di lecci, mentre la vicinissima cala delle Fornacelle offre un suggestivo scorcio su Piombino e tutti i comfort a portata di mano. La spiaggia di Cavo si unisce a quella di San Bennato per creare una delle falci di sabbia più lunghe di tutta l'Elba, protetta all'interno di un ampio golfo e caratterizzata da sabbia fine mista a ghiaia. La spiaggia di Cavo, a servizio dell'abitato omonimo, può accogliere anche nuclei familiari con bambini essendo ben attrezzata, mentre la cala dell'Alga, raggiungibile percorrendo uno stretto sentiero che si diparte in mezzo alle abitazioni di via Capo Castello, offre tranquillità silenzio ed acqua cristallina ma pochi confort, visto che qui ci sono scogli taglienti come lame. La spiaggia alternativa di Cavo è quella detta del Frugoso o di Capo Castello, che si raggiunge bene dal lungomare Kennedy: eccellente la qualità dell'acqua ed interessante la possibilità di fare un'escursione alla vicina Isola dei Topi. Soltanto dal mare si raggiunge la spiaggia di Capo Vita, spettacolare e deserta, ma continuamente spazzata dalle onde sollevate dai traghetti per Piombino. Le candide pietre del fondale aumentano la sensazione di trasparenza dell'acqua a cala Lentisco, raggiungibile tramite un percorso di trekking che la collega a Cavo, circondata da rocce modellate dai marosi e dai cespugli tipici della macchia mediterranea. Un altro percorso di trekking che si diparte da Cavo conduce in circa mezz'ora a cala Mandriola, dove le mareggiate hanno fortemente eroso le scogliere ma si conserva un ambiente quasi intatto che offre tranquillità e un mare purissimo: anche qui possono risultare fastidiose le grosse onde provocate dai traghetti. Affrontando lo stesso percorso a piedi potrete guadagnare anche la splendida cala del Pisciatoio, caratterizzata da ghiaia fine e pietrosi bianchi incorniciati alle spalle dalla macchia mediterranea, ed impreziosita da un mare assolutamente puro e trasparente.

ISOLA DI PIANOSA


Dopo un secolo e mezzo che l' ha vista destinata a colonia penale, Pianosa è tornata ad aprire le sue porte ai visitatori offrendo un ambiente unico, splendido e assolutamente intatto. La presenza dei detenuti, prima per volontà dei granduchi toscani e poi della Repubblica Italiana, ha tenuto infatti alla larga il turismo di massa, proteggendo l'ecosistema di Pianosa dagli scempi dell'industria turistica che si sono invece abbattuti su altre zone dell'Arcipelago. Unica tra le isole toscane ad essere interamente pianeggiante, Pianosa è un vero paradiso per i visitatori attenti ai valori culturali ed ambientali, ed offre un incredibile patrimonio storico, archeologico e naturalistico.
Pianosa conserva alcune grotte Paleolitiche a Punta Secca e a Cala Giovanna, che testimoniano della presenza umana già 18.000 anni or sono, ma il suo tesoro archeologico è rappresentato soprattutto dalle catacombe che narrano degli albori della civiltà cristiana: si tratta di un complesso monumentale che risale al III - IV secolo dopo Cristo, quando i prigionieri cristiani vittime delle persecuzioni imperiali, vennero condannati a lavorare nelle cave di tufo dell'isola. Grazie ai recenti interventi di restauro, ben presto sarà permesso al pubblico di visitarle. Sul promontorio della Teglia, davanti al porticciolo considerato da qualcuno il più bello del mondo, svetta il forte voluto da Napoleone che si erge sul piccolo abitato ottocentesco dove avevano sede la direzione del carcere e le abitazioni dei dipendenti. Proprio all'Imperatore si deve la maggior parte delle opere urbane di Pianosa, che testimoniano del suo eclettismo culturale mescolando decori di gusto medievale con particolari orientaleggianti e simil rinascimentali. La splendida Cala Giovanna conduce alle uniche vestigia romane rimaste sull'isola, i bagni e la Villa di Agrippa, esiliato nel cuore dell'Arcipelago Toscano da suo zio, l'imperatore Augusto, per sospetta ostilità verso la dinastia regnante ed ucciso per garantire il trono al favorito Tiberio. I bagni di Agrippa sono stati recentemente oggetto di un poderoso restauro curato e condotto dalla Sovrintendenza archeologica della Toscana e sono dunque aperti alle visite del pubblico. Il muro imponente che si erge alle spalle di Cala Giovanna, l'unica falce sabbiosa dell'isola affacciata su un mare dai colori fantastici, venne eretto per volontà del generale Dalla Chiesa negli anni di piombo, quando il super carcere di Pianosa ospitava mafiosi e terroristi. Dopo la chiusura della colonia penale, quattro anni fa, alcuni detenuti in riabilitazione garantiscono il funzionamento dei servizi essenziali seguendo le direttive del carcere di Porto Azzurro nell'isola d'Elba. La morfologia di Pianosa è radicalmente diversa rispetto alle altre isole toscane per via della sua genesi particolare: completamente priva di rilievi, è costituita in prevalenza da rocce sedimentarie e da accumuli di conchiglie che le restituiscono forme e colori assolutamente introvabili in altri angoli del nostro mare. Da non perdere assolutamente è la vista che si apre sulla splendida insenatura del Porto Romano guadagnando la punta nord dell'isola, dietro le rovine del Marchese. Altrettanto suggestivi sono i colori della scogliera che collega Punta del Marchese e Punta di Libeccio, dove le sfumature gialle, ocra e avorio nascondono i fossili marini rimasti imprigionati nelle ere passate. La natura intatta delle scogliere nasconde un entroterra al contrario profondamente modificato dall'attività umana: degli antichi e selvaggi boschi d'alto fusto, per la prevalenza costituiti da lecci e querce, quasi nulla è rimasto e le steppe cerealicole delimitate da muri a secco raccontano dell'attività agricola e dell'allevamento intensificati per via della presenza della colonia penale. Il fascino di Pianosa si sprigiona nel piumaggio e nei canti degli uccelli che si può dire costituiscano la sola popolazione dell'isola, visto che di essere umani se ne contano circa una ventina. Qui nidificano il gabbiano corso e il falco pellegrino, l'upupa il gruccione e la poiana, la berta maggiore e il marangone dal ciuffo, ma i bird watchers più fortunati potranno avvistare anche il falco della regina, la ghiandaia marina e l'aquila minore. Il paradiso dei naturalisti cela tesori ancor più sorprendenti sotto le onde incontaminate: grotte e canyon, anfore romane e coralli rossi, cernie dentici e posidonie, occhiate spigole e triglie giganti sono solo alcuni degli esseri viventi che popolano le acque di questo ecosistema di straordinario valore archeologico ed ecologico che le vicissitudini storiche e politiche, in maniera più o meno intenzionale, hanno conservato intatto. I fondali calcarei di Pianosa esaltano ancor di più i colori di un'acqua che farebbe scoppiare d'invidia gli albergatori dei Caraibi e per rendersene conto basta dotarsi di una banalissima maschera e immergere la testa sotto le acque di Cala Giovanna, l'unica zona dell'isola dove è consentita la balneazione. A Pianosa infatti sono vietati l'ancoraggio, la pesca, l'immersione e la navigazione che distruggerebbero irrimediabilmente quest'oasi naturale che funge anche da reparto di maternità per moltissime specie a rischio d'estinzione, o comunque minacciate dalle conseguenze nefande del progresso umano: per simboleggiare la funzione di Pianosa e la volontà dei naturalisti di tutelare e valorizzare questo gioiello dell'Arcipelago, nell'agosto del 2000 sono stati rilasciati sulle sue spiagge tre esemplari di tartaruga marina comune, nella speranza che possano trovare nuovi spazi per deporre le uova lungo le nostre coste. Per visitare Pianosa è necessario rivolgersi all'Ente Parco dell'Arcipelago Toscano oppure al comune di Campo nell'Elba dove si ricevono le prenotazioni.
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